|
|
 |
Con il rifugio
inizio un turismo arcaico e i primi turisti, ansiosi
di provare l'emozione dell'alpinismo, passavano
la notte nel rifugio di montagna solo per vedere
al mattino uno dei panorami più incantevoli
e suggestivi che solo le vette del nostro Appennino
possono offrire. Esse consentono all'occhio umano
di spaziare dalla visione dei due mari, alle estese
praterie, alle radure tra le faggete e ai profondi
e cupi valloni in un ambiente aspro e selvaggio,
ma pieno di fascino. Un altro rifugio, la capanna
Trebiani nel 1930 portò nel Terminillo nuove
comitive di turisti, tanto che si rafforzò
tra i vecchi e i nuovi frequentatori della montagna
l'idea di un tracciato che permettesse di raggiungere
con più facilità Pian De' Valli. Il
23 Dicembre del 1933 fu inaugurato il primo troncone
Lisciano -Pian De' Roche e nei primi mesi dell'anno
seguente il secondo, Pian De' Valli- Campo Forogna.
Vennero rilasciate le prime licenze per la gestione
di lo cali di ristoro, strutture alberghiere e le
prime ville. Il tutto, fatto con tanto entusiasmo,
tanti sogni e tanta voglia di dare alla montagna
l'aspetto di un Paese. Sogni che durarono fino alla
guerra, poiché Terminillo diventò
sede per truppe militari tedesche, americane ed
inglesi che requisirono tutti gli alloggi. Solo
alla fine della guerra, la montagna tornò
a vivere ed a popolarsi. |
L'assetto
urbanistico si potenziò con altre strutture:
alberghiere, commerciali, scuole, scuole di sci,
impianti di risalita, funivia. Si sviluppò
un turismo di qualità e d'èlite, perchè
la Stazione era frequentata da illustri personaggi,
della cultura, della politica, della medicina, dello
sport e del cinema, i quali contribuirono a far
conoscere Terminillo oltre i confini e nel mondo,
poichè dal punto di vista della viabilità
era ed è la Stazione Turistica meglio raggiungibile.
Le potenzialità turistiche del Terminillo
sono molteplici e grazie alle ricchezze che possiede,
può dare la possibilità di momenti
di riposo fisico, mentale e spitiruale. Il silenzio,
il fascino delle vette, il candore delle nevi e
lo sbocciare di amicizie indimenticabili tra tra
le persone che vivono, operano e producono nel Paese
e quelle che amano lo sport, la natura, l'alpinismo,
l'equitazione o più semplicemente amano la
montagna, per la pace e la quiete che essa riesce
ad infondere, in ogni animo.
|
1
- [2]
|
|