Riccardo Rossi
UN AMBIENTE CONDIVISO
Parallelismi storici e scientifici sui territori di Rieti e L’Aquila; ferite e virtù
Il Comune di Rieti, congiuntamente alla Cassa di Risparmio di Rieti, è onorato per aver contribuito alla produzione della presente opera; a tal proposito ringrazia l’autore il dr. Riccardo Rossi che ha virtuosamente ideato e scritto il volume, con l’esclusivo scopo di ridare dignità ad un territorio ed al suo popolo, in un momento drammatico quale quello del terremoto del sei aprile 2009.
Il volume, con concreta finalità benefica a favore della popolazione colpita dal sisma, anche simbolicamente è di auspicio per una brillante rinascita della città di L’Aquila.
Con questo libro nasce, in circostanze decisamente drammatiche, una nuova prospettiva territoriale. L’autore desidera percorrere, insieme al lettore, alcune tappe importanti che caratterizzano la vita dell’uomo nei rapporti con l’ambiente. Cosa rappresenta quest’ultimo per la nostra sopravvivenza. Concetti importanti di ecologia ed in particolare l’ecologia che caratterizza le civiltà: l’ecologia urbana. La priorità di una pianificazione che avvalori, ancora una volta, le tradizioni. Quali sono le contingenze fra la territorialità tangibile e la cultura, l’arte e le espressioni civili che hanno visto storicamente coinvolte le influenze reatine ed aquilane. Il terremoto del sei aprile costituisce un punto di partenza, per una nuova vita condivisa e reciprocamente vissuta, auspicando un concreto rafforzamento dei legami futuri, in virtù della storica nascita della Provincia di Rieti nel 1927; nascita originatasi dal mosaico di confini comunali ridistribuiti sullo sfondo abruzzese. L’urbanizzazione e l’architettura dei comuni minori ricadenti nelle attuali provincie di Rieti e L’Aquila.
Con il tentativo di introdurre, anche da un punto di vista scientifico, argomenti chiave nell’ambito pianificatorio, si intende, allo stesso tempo, trovare una giustificazione e motivazione per ciò che ci accade e spesso ci vede vittime nella lotta “contro” il nostro stesso Pianeta. La geologia, la geomorfologia, l’idrologia, la vegetazione, la sismicità (anche vissuta storicamente) di un territorio ancora oggi, con maggior volontà d’animo alla luce del “dramma sismico”, fortemente condiviso. I dissesti idrogeologici, che sempre più segnano ed annientano le nostre radici culturali e fisiche. Si introduce un punto di vista sull’approccio socio-economico in proposito di calamità naturali. La responsabilità degli uomini nei confronti della vita di altri uomini, in un contesto territoriale e soprattutto socio-culturale forse poco condivisibile sotto il profilo “umano”. Come garantire l’incolumità delle persone che vivono in luoghi a rischio di calamità naturali?
L’opera, in continuità con le tipicità ambientali, si conclude con una serie di argomenti puntuali e diversificati, che hanno l’obiettivo di indurre altrettante riflessioni approfondite e proiettate nella complessità dei fenomeni naturali ed antropici attuali, ma soprattutto futuri.
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